Quando Obanino era piccinissimo, per strada ci capitava di incontrare regolarmente un signore che si fermava, lo guardava e lo commentava. Ci siamo sentiti dire che era vecchio (in realtà aveva pochi mesi), che aveva una displasia tremenda (per fortuna no), che aveva la coda corta (ce l’ha), che il colore della pelliccia non era giusto (questa non l’abbiamo mai capita) e infine, in quella che poi è stata l’ultima volta in cui lo abbiamo incrociato, ci ha salutato dicendo ‘almeno le orecchie sono a posto‘ (e per chi fosse curioso, lo sono – i collie hanno una forma un po’ particolare di orecchie e Obanino le ha naturalmente come dovrebbero essere).
L’aneddoto di cui sopra per introdurre l’affascinante argomento di oggi: le orecchie dei cani, un altro straordinario strumento di cui sono dotati (oltre al naso, la coda, i polpastrelli).
Le orecchie dei cani nelle tante diverse forme e dimensioni che possono avere, hanno tutte una stessa funzione, quella di captare i suoni.
Più di 18 muscoli lavorano per farle sollevare, girare e abbassare.
Le orecchie si muovono indipendentemente una dall’altra.
Oltre ad alcune forme di orecchie, ad esempio quelle dei labrador, dei cocker, dei bloodhound, anche la forma del condotto uditivo che nei cani è a L, rende i quadrupedi facilmente esposti a problemi alle orecchie – dai parassiti ai funghi – e rende abbastanza complesso l’esame medico.
Non solo, per i cani le orecchie sono un posto molto intimo, comparabile al di dietro. Così tanto che l’esame delle orecchie per loro può essere una esperienza tanto spiacevole come il provare la febbre (che si fa mettendo il termometro nel popò).
Oltre alla postura, anche la posizione delle orecchie rivela lo stato di attenzione di un cane: se sono erette e girate in avanti vuol dire che è attento, se sono morbide e/o leggermente tirate indietro vuol dire che è tranquillo e amichevole, se sono tirate indietro e/o abbassate vuol dire che è preoccupato o ha paura.
I cani sentono suoni ad una frequenza molto molto più alta di quanto riescano gli umani, tanto che per loro i momenti per noi tendenzialmente di quiete come la notte, sono rumorosi – ad esempio, sentono gli insetti che rosicchiano il legno, oppure le frequenze degli apparati elettronici.
Come avviene per gli umani, anche i cani possono nascere sordi o perdere l’udito.
Negli Stati Uniti, il Dottor Pete Scheifele della Bioacoustics and Canine Audiology Clinic della University of Cincinnati, sta lavorando allo sviluppo di un apparecchio acustico per cani che hanno perso l’udito.