Tra le storie di cose incredibili che fanno i cani ce n’è una che lascia sempre a bocca aperta: quella dei quadrupedi che riescono a tornare a casa da soli anche da lontanissimo.
La spiegazione è scientifica e ha anche un po’ di sapore di magia.
Eccola qui.
Qualche tempo fa avevamo visto che la posizione in cui i cani si mettono per produrre (fare i loro bisogni) non è casuale ed è influenzata dal campo magnetico terrestre a cui loro sono sensibili.
E la sensibilità al campo magnetico terrestre è la risposta alla domanda su come fanno a orientarsi anche in posti in cui non sono mai stati.
Gli studiosi hanno scoperto che i cani hanno una specie di compasso magnetico interno per cui percepiscono la direzione del flusso del campo magnetico terrestre grazie al quale ‘sentono’ dove è il Nord e dove è il Sud e grazie al quale riescono ad orientarsi anche in luoghi lontani e dove non sono mai stati.
C’è una particolarità:
I cani ritrovano più facilmente la strada di casa se viaggiano di notte.
Il motivo è relativamente semplice:
Di notte i periodi di stabilità del campo magnetico terrestre – e quindi il suo essere un indicatore stabile di dove sono il Nord e il Sud – sono relativamente lunghi.
Di giorno le cose sono più complicate perchè oltre a cambiare naturalmente ogni 24 ore (un po’ grossolanamente possiamo dire che cambia per via della luce del sole), il campo magnetico terrestre subisce l’influenza delle cosiddette tempeste magnetiche (causate dal vento solare) che hanno un andamento irregolare. Nelle ore di luce quindi il campo magnetico terrestre è un indicatore stabile di dove sono il Nord e il Sud per periodi di tempo molto più brevi che di notte.
Per i cani e la loro capacità di trovare la strada di casa cosa vuol dire?
Vuol dire che di giorno per loro è più difficile orientarsi – e quindi perdersi – mentre se viaggiano di notte e ‘ascoltano’ il loro compasso magnetico interno ricevono informazioni utili su dove si stanno dirigendo e possono ritrovare la strada di casa anche se sono lontanissimi.