Abbiamo visto tante volte che una buona comunicazione è fondamentale nel rapporto con il quadrupede. Solo comunicando ci si capisce e solo capendosi si sta bene insieme.
Detto questo, come si fa a capire e come si fa a farsi capire da un cane?
I cani non parlano ma sono grandi comunicatori – ci dicono tutto con gli occhi, la postura, i suoni, i loro comportamenti – e a noi sta imparare a conoscerli e interpretarli (e comportarci di conseguenza) perchè i cani sono come gli umani, ognuno diverso dall’altro, e ognuno con le sue particolarità anche sul fronte comunicazionale.
Detto questo, vediamo la questione anche dal nostro punto di vista. Come si fa a farsi capire dal cane?
Prima di tutto è necessario che conosca i fondamentali, il nome, il richiamo, il seduto, il fermo, eventualmente l’aspetta e via via gli altri comandi che ogni proprietario ritiene necessari. Perchè li conosca ovviamente gli devono essere insegnati (su come fare, leggere qui) e poi perchè la comunicazione sia più efficiente, bisogna metterlo nelle condizioni di recepire al meglio le indicazioni ricevute.
I cani come noi vivono circondati da suoni e parole emessi dagli umani, suoni e parole che spesso conoscono. Ad esempio, la padrona dice ‘vieni piccolo, siediti qui con me‘ seguito da un pat pat sul divano. Il cane conosce il vieni e il siediti, ogni tanto viene chiamato piccolo e sa che il pat pat vuol dire sistemarsi in un posto per cui pensa di aver ricevuto il comando di andare a sedersi sul divano vicino alla padrona e da bravo cagnino educato obbedisce, si alza da dove è e si presenta. Peccato però che la padrona intendesse rivolgersi alla dolce metà umana e non voglia che il quadrupede si sistemi sul divano per cui quando arriva gli impedisce di salire.
Nella mente del cane insorge quindi la confusione, perchè prima mi chiede di fare qualcosa e poi quando la faccio mi dice che non va bene? Vuol dire che non devo fare quello che mi chiede? Se l’esperienza di ‘comando falso‘ si ripete un po’ di volte, vista anche la loro straordinaria capacità di generalizzare, il dubbio diventa certezza: quando gli umani mi chiedono di fare qualcosa e lo faccio non sono contenti, quindi non devo fare quello che mi chiedono. Ed ecco che da una incomprensione nasce un grosso problema relazionale.
Per evitare questo problema è molto utile, come dicevamo prima, mettere il cane nelle condizioni di recepire al meglio le indicazioni che gli si danno.
Praticamente questo vuole dire fargli sapere che ci stiamo rivolgendo a lui/lei .
Farlo è facilissimo: quando gli si vuole dire qualcosa, prima chiamarlo per nome così sa di essere interpellato e poi guardandolo comunicargli quello che si desidera che faccia.