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I cani e il loro spazio personale

Osservare le interazioni tra cani e capire i loro comportamenti non è facile.

Facciamo solo qualche esempio.

Il gioco spesso è difficile da distinguere dalla rissa, il ringhio fa pensare a qualcosa di terribile quando in realtà è un avvertimento di disagio e quindi da apprezzare, le risse straordinariamente scenografiche e terrificanti nella stragrande maggioranza dei casi non hanno conseguenze, quando scodinzolano non vuole necessariamente dire che sono contenti, e a volte partono uno contro l’altro senza motivo apparente – uno si avvicina, l’altro lo guarda, magari ringhia e zac, nel giro di un millesimo di secondo sono uno contro l’altro.

Le ragioni per cui i cani si azzuffano sono tante e diverse, oggi ci occupiamo di una a nostro giudizio molto interessante e generalmente poco considerata: la violazione della bolla personale (o[su_highlight] bolla prossemica[/su_highlight]).

Come gli umani, anche i cani hanno un senso del loro spazio personale e come per gli umani, anche tra i cani ognuno ha il suo limite, che può essere più o meno ampio.

C’è quindi chi non ha problemi ad avere altri anche molto vicini; c’è chi accetta altri vicini ma solo se sono ad una certa distanza, e chi è sereno solo se la distanza è importante.

Quando un cane si avventa contro un altro che si è avvicinato è quindi possibile che stia semplicemente reagendo a quella che percepisce come una violazione del suo spazio personale e le probabilità che l’incontro si trasformi in rissa aumentano se ci sono stati problemi di comunicazione tra i due – ad esempio un ringhio di avvertimento andato inascoltato, oppure un avvicinamento troppo rapido e diretto.

E abbiamo fatto l’esempio di cani sciolti e quindi messi in condizione di esprimersi più naturalmente.

Un’altra situazione molto delicata è quella dei cani che si incontrano quando sono al guinzaglio perchè in quei casi alla eventuale violazione della bolla prossemica si aggiungono le complicazioni derivanti dal guinzaglio, principalmente l’impossibilità di scappare in caso di pericolo, per cui le probabilità che l’incontro assuma contorni spiacevoli aumentano.

Va anche ricordato che per i cani la bolla prossemica può essere molto molto ampia ed è responsabilità del proprietario conoscere il suo cane e le sue sensibilità ed evitargli le situazioni in cui il suo spazio personale può essere facilmente violato, e quindi ad esempio, evitare le aree cani, evitare di avvicinare o farsi avvicinare da altri cani (sempre in modo deciso ma calmo e sereno), camminare insieme in solitudine, frequentare un ristretto giro di amici con cui si trova bene, etc. etc..

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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