Oggi parliamo della passeggiata con il cane con il quadrupede al guinzaglio.
La immaginiamo come una ricetta che per venire bene ha bisogno dei suoi ingredienti e della corretta modalità di esecuzione.
Gli ingredienti necessari:
– Almeno 6 zampe (almeno 1 cane e almeno 1 umano) 🙂
– Un guinzaglio lungo (non flexi)
– Una pettorina (o eventualmente collare ma la pettorina è meglio)
– Sacchettini per raccogliere
– Almeno 45 minuti liberi
– Pazienza
– Disponibilità
– Calma e serenità
Eventuale ingrediente migliorativo ma non essenziale, un bel parco, un bosco, un’area verde grande e ben tenuta (non le infami aree cani recintate).
Preparazione
Vestiti e scarpe comodi e adatti alle condizioni atmosferiche
Predisposizione psicologica: l’uscita è per il quadrupede, è un momento da dedicare a lui/lei, al suo benessere ed è l’occasione per scoprirsi e rafforzare il proprio legame.
Modalità di esecuzione
Imbracare l’animale e avviarsi con il guinzaglio morbido.
I cani scoprono il mondo con l’olfatto e le uscite fatte nel modo giusto sono una esperienze sensoriale stimolante e arricchente.
#1. Bisogna quindi lasciare loro il tempo di odorare in giro, fermarsi, studiare gli angoli, le pipì degli altri cani, i cespugli, l’erba, etc.
A seconda di quello che si trova, fare anche pochi metri può richiedere un bel po’ di tempo.
E’ utile ricordare che anche un percorso già noto è ogni volta una scoperta visto che ci sono passati altri cani magari nuovi, persone diverse, le condizioni atmosferiche sono cambiate, etc.
#2. E’ poi molto importante rispettare la sensibilità del proprio cane rispetto agli altri cani, alle persone, alle situazioni in generale.
Ad esempio, se con gli altri cani è disagio, cercare il più possibile di evitarli.
Tenere quindi gli occhi bene aperti e le orecchie attente così da accorgersi in anticipo dell’arrivo degli altri cani ed avere il tempo di evitare l’incontro. Basta cambiare marciapiede, oppure spostarsi dietro un’automobile, oppure andare dietro un albero alla scoperta di qualcosa di fantastico, oppure cambiare direzione etc. e il gioco è fatto.
Il tutto deve avvenire con la massima calma e naturalezza altrimenti si inviano segnali di stress al proprio cane al guinzaglio e si rischia di ottenere il risultato opposto a quello desiderato .
Se è a disagio con le persone, evitare di portarlo/a in zone affollate e rumorose, etc.
#3. In altre parole, evitare al cane incontri e situazioni che gli generano stress.
#4. Attenzione a non andare con il cane legato in mezzo ai cani che girano sciolti, indipendentemente dal fatto che possano esserlo o no. Fare il punto sulla eventuale violazione dei regolamenti da parte di altre persone a spese del benessere del proprio cane è semplicemente idiota.
#4. Un altro aspetto da ricordare è che il guinzaglio impedisce ai cani di comunicare correttamente, oltre a dare loro una sensazione di forza derivata dalla presenza dell’umano (visto che ho il mio umano alle spalle posso fare il gradasso) ma allo stesso tempo anche di debolezza (sono legato, se mi viene paura non posso scappare, disastro, faccio una scena madre così gli altri pensano che sono pericolosissimo) per cui gli incontri e le eventuali interazioni vanno gestite con cautela ed attenzione.
#5. Se il cane tira al guinzaglio, le uscite sono l’occasione giusta per insegnargli a non farlo. Per i metodi su come insegnare a non tirare al guinzaglio, clicca qui
#6. Comunicare con il cane mentre si passeggia: ricambiare lo sguardo se si gira, confortare se è preoccupato/a, mostrargli cose interessanti da scoprire, etc.
Al ritorno della passeggiata ben condotta, la creatura quadrupede sarà contenta e soddisfatta e il legame tra l’umano e il suo cane ancora più forte.