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8 cose di cui hanno bisogno i cani

1. Hanno bisogno di fidarsi e affidarsi ai loro umani

Un cane che non ha fiducia, e quindi ad esempio:

– che pensa che l’umano non sa gestire le situazioni
– che pensa che l’umano non lo sappia difendere
– che pensa che l’umano ‘non abbia idea’ (di dove andare per strada, di cosa pensare di un altro cane, di cosa fare in caso di pericolo, etc.)
– che non è certo dell’amore del suo umano
– che non sa cosa il suo umano vuole da lui
– che non ha regole chiare e precise

avrà problemi comportamentali anche molto gravi. Tra i più comuni, l”aggressività’, lo stress, l’incapacità di stare da solo a casa, la distruttività.

2. Hanno bisogno di essere impegnati

I cani sono animali molto intelligenti e curiosi, con un forte bisogno di lavorare e di avere uno scopo nella vita. Ne deriva che l’umano ha la responsabilità di impegnare, fisicamente e mentalmente il suo quadrupede, con adeguato esercizio fisico (le uscite) e mentale (il nose work, gli esercizi di attivazione mentale, etc.).

3. Hanno bisogno di essere confortati e rassicurati

Una delle credenze più diffuse sui cani è che non devono essere confortati perchè così facendo si rafforza il comportamento indesiderato. E quindi ad esempio, che devono essere ignorati quando hanno paura vedendo un altro cane, quando hanno paura sentendo un tuono, quando hanno paura di attraversare la strada, quando hanno paura dei signori con il cappello, quando hanno paura di scendere le scale, etc. etc. Le teorie più recenti sui cani dicono invece esattamente l’opposto: così come l’umano che ha paura ha bisogno di essere confortato, così il cane che ha paura deve essere confortato ed aiutato ad affrontarla, a piccoli passi, con dolcezza e pazienza. 

4. Hanno bisogno di regole

Sul letto si può salire o no? Può essere si o no, l’importante è che non ci siano dubbi. Non rispondere al padrone che chiama è un’opzione possibile? Saltare sui divani e mordere tutto quello che si trova in giro è tollerato? La pipì si fa solo fuori o anche in casa è concessa? Rubare in cucina è ammesso o no? Se voglio qualcosa la posso prendere da solo o devo aspettare che me la diano? Saltare addosso alle persone è sbagliato o è tanto divertente? Rubare i giochi dalle mani dei bambini è uno sport o un cattivo comportamento? Sono alcuni esempi ma danno una buona idea di cosa si intende. Un cane bene educato è un cane che conosce le regole della casa e le rispetta, e perchè le conosca e le rispetti serve che l’umano gliele abbia insegnate, con dolcezza, fermezza e coerenza.

5. Hanno bisogno che ci ricordiamo che sono cani

Sembra una scemenza ma non lo è. I cani sono tanto umanizzati che è facile dimenticarsi che sono cani e si impongono su di loro (erroneamente) visioni e comportamenti umani. Facciamo qualche esempio: per i cani leccare le pipì degli altri cani è molto importante, strattonarli per impedire di farlo perchè ci fa schifo ne limita una parte importantissima della scopera del mondo; per i cani ringhiare quando sono a disagio per qualche motivo è non solo normale ma auspicabile – sgridarli e impedire loro di di farlo è un grave errore dalle conseguenze potenzialmente molto serie; i cani hanno regole di comportamento condivise e si educano tra di loro – interpretare con occhi umani le loro interazioni e intervenire di conseguenza è sbagliato.

6. Hanno bisogno di essere rispettati e amati per chi sono

Ci sono i cani coccoli e quelli autonomi, quelli che amano il contatto umano e quelli che lo sfuggono, quelli festosi e quelli timidi, quelli sociali e quelli solitari, quelli bellicosi e quelli super teneri, quelli facili da gestire e quelli più complessi. Per loro, come per noi umani, è tanto importante poter essere loro stessi ed essere accettati per quello che sono. Prendere un jack russell pensando che sia un cane da salotto vuol dire non rispettarlo, prendere un border collie e tenerlo chiuso in casa è non rispettarlo, prendere un beagle e impedirgli di seguire gli odori è non rispettarlo, prendere un cane da caccia e tenerlo al guinzaglio ‘perchè scappa’ è non rispettarlo, costringere nelle aree cani un cane che ha un senso ampio del proprio spazio personale è non rispettarlo; obbligare un cane che non ama i suoi simili a stare con loro, è non rispettarlo. I casi sono infiniti tanti quanti sono i cani e i loro proprietari, ma il concetto è chiaro. Ogni cane è un inviduo, con la sua genetica, la sua personalità e il suo carattere, i suoi gusti e i suoi desideri ed è nostro dovere rispettarlo ed amarlo per chi è.

7. Hanno bisogno di essere capiti

Sembra stupida come cosa, ma quanto non lo è. Per stare bene, per potersi fidare, per potersi affidare, un cane (come un umano d’altronde) deve sentirsi capito. Un cane che fa pipì in casa ha bisogno che il suo umano capisca il problema e lo gestisca; un cane che camminando si gira verso il suo umano ogni secondo ha bisogno che il suo umano capisca perchè lo fa e si comporti di conseguenza; un cane che devasta la casa quando rimane da solo ha bisogno che il suo umano capisca perchè e affronti la situazione, e così via. Che gli umani osservino, prestino attenzione, si impegnino a capire è importantissimo per il benessere del cane.

8. Hanno bisogno che gli umani si prendano tante responsabilità

 I cani dipendono da noi per tutto: da come e dove nascono alla sopravvivenza di base (cibo e salute) al benessere fisico e mentale, se noi sbagliamo qualcosa loro ne risentono e ne soffrono. Le nostre responsabilità nei loro confronti sono immense. Dobbiamo saperlo e dobbiamo assumercele tutte, nella loro pienezza senza lasciare nulla al caso e senza risparmiare nulla in termini di impegno, sforzo e dedizione. E tutto inizia con un crudo esame di coscienza sul se si è in condizione di avere un cane nella propria vita, poi con la scelta del cane giusto (con caratteristiche genetiche e caratteriali compatibili con la propria vita). Da quel momento in poi il lavoro sarà a due, ma la guida, allo stesso tempo dolce, consapevole, decisa, rassicurante, paziente, e coerente dovrà essere sempre e necessariamente umana.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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