Un comportamento tipico di due cani che si incontrano è odorarsi il didietro e da lì poi si vede, se si piacciono magari si invitano a giocare, se si trovano poco interessanti si ignorano, se non si piacciono, dipende da come sono i cani anche se generalmente una odorata condotta fino in fondo e in modo pacifico tra due cani ben socializzati previene potenziali aggressioni.
Cani non adeguatamente socializzati o che non conoscono le buone maniere canine invece di usare il naso per conoscere tendono ad usare gli occhi e lo sguardo e provocare così reazioni negative da parte del destinatario delle attenzioni. Nel mondo canino fissare e guardare dritto negli occhi è un segnale di sfida e come tale sarà gestito da chi lo riceve.
Considerato che i cani non fanno nulla per caso – anche quando abbaiano a quello che sembra il nulla in realtà c’è un motivo – perchè si accolgono cacciando il naso lì dove non batte il sole?
La risposta è che odorando il didietro imparano tante cose sull’altro cane – il suo stato d’animo, la sua salute, il suo carattere, la sua dieta, il suo sesso, e tantissimo altro.
Le informazioni sono contenute nelle secrezioni delle ghiandole anali, sostanzialmente feromoni, e chi odora, tramite l’organo del Jacobson o organo vomeronasale, un organo di senso olfattorio ausiliario che è posizionato nella cavità nasale ma è separato dall’epitelio olfattivo, li capta.
Potremmo definire i feromoni ‘messaggeri chimici’ perchè trasmettono le informazioni tra individui della stessa specie, in questo caso tra i cani che si incontrano.
Volendo fare un paragone un po’ azzardato potremmo dire che le ghiandoline anali e il naso per i cani sono l’equivalente degli smartphone per noi umani e i feromoni sono, alll’ennesima potenza, quello che per noi è la nostra pagina Facebook.
Ogni cane ha il suo odore per cui è difficile trovare di meglio di una buona odorata di popò per conoscerlo.