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Io sono geloso

La mia umana, quella lei che mi lava di denti, mi da la pappa, mi spazzola, mi fa fare gli esercizi, e mi fa giocare a palla, quella per cui sembra che io sono importante, ama tanto i cani e vuole proprio tanto bene ad alcuni che non sono io.

Per Robin ad esempio aveva una vera passione, aspettava che arrivasse al giardino e quando lo vedeva lo accarezzava tantissimo e gli dava anche i bacetti, sembrava non volersi mai staccare da lui. Io mi seccavo così tanto che un giorno mi sono avvicinato, ho alzato la zampa, e zac! Ho fatto quasi pipì sulle gambe della padrona. Glielo volevo proprio dire a Robin, la padrona è mia non tua! Il risultato è stato che lui di me se ne è fregato bellamente e ha continuato a farsi accarezzare e io mi sono preso una sgridata clamorosa dalla mia umana.

Un altro giorno stessa solfa, c’è Robin c’é Robin, lei tutta felice di vederlo, lui tutto contento di farsi accarezzare e io lì che volevo andare a giocare a palla costretto ad assistere a tutti quei salamecchi. Memore della sgridata per la pipì, ho provato un’altra strategia: come un fulmine sono passato in mezzo a loro due per separarli. Ah, quanto sono furbo! Mezzo successo, però, la lavata di capo non l’ho beccata ma Robin ha continuato ad essere coccolato dalla mia padrona come se io non esistessi.

Ora Robin è in cielo ma io me lo ricordo ancora anche se non mi arrabbio più perchè lei gli vuole bene, perchè lei gli vuole ancora bene, lo so.

Poco dopo abbiamo incontrato una cagnetta piccina che ha tanto bisogno di attenzioni e si è messa a chiedere carezze alla mia padrona che ovviamente, poteva evitarlo? no, si è messa giù a darle un po’ di grattatine. Stavolta non ci ho visto più e le ho fatto capire (alla cagnetta) che non apprezzavo proprio per niente che richiedesse attenzioni alla mia padrona, eh no! Lei è mia e le sue attenzioni devono essere solo per me. Lacrime di coccodrillo lei e sgridata per me ovviamente ma almeno non ho più dovuto assistere a quello spettacolo insopportabile.

Stamane invece una mia amica ha deciso che voleva giocare con un nostro amico, mi sono proprio dispiaciuto, così tanto che mi sono nascosto e ho fatto finta che non mi importava stare al giardino nè giocare a palla. Mi sono messo dietro le gambe della padrona e ho abbaiato, un bel po’ da seduto perchè so che a lei fa piacere quando mi metto seduto. Risultato: nessuno. Loro giocavano, la padrona li guardava e anche fotografava (sono loro due nella foto) e io come un cretino a cercare di farmi notare.

La verità è che sono geloso. Mi vergogno tanto ad ammetterlo anche a me stesso ma è vero. Io la mia padrona la voglio solo per me. Il che è un grosso problema in generale perchè nonostante vorrei il contrario non sono al centro del mondo e anche in particolare perchè a lei i cani piacciono tanto e certo non smetterà di guardarli perchè ci sono io.

Pensate un po’, fino a qualche tempo fa si pensava che noi cani non provassimo sentimenti complessi come la gelosia e invece grazie ad alcune ricerche è stato scoperto che anche noi quadrupedi siamo gelosi, in modo in po’ più semplice rispetto a quello degli umani ma la sostanza non cambia. La differenza sostanziale è che i cani soffrono se uno riceve una cosa e l’altro no, mentre per gli umani il problema si pone anche ad un secondo livello, non solo se uno riceve e l’altro no ma anche, nel caso in cui entrambi ricevano qualcosa, se ci sono differenze in quel qualcosa – in altre parole, gli umani comparano, i cani no. Provo a spiegarmi meglio: se alla Maua danno una salsiccia e a me un pezzo di pane secco, io non sono geloso di lei, siamo contenti entrambi perchè abbiamo ricevuto qualcosa; se ad un umano danno una moneta d’oro (l’equivalente della salsiccia della Maua) e all’altro la danno di bronzo (l’equivalente del mio pezzo di pane secco), quest’ultimo è geloso della moneta d’oro e non è contento per niente.

Un cane geloso rischia di diventare un problema perchè può prendersela con gli altri cani e/o con gli umani per tenere le attenzioni su di sè, può smettere di mangiare, in generale manifestare forme diverse di malessere, e deve essere gestito.

Come si gestisce è forse la parte più delicata perchè come sempre avviene, prevenire sarebbe molto meglio.

C’è un aspetto psicologico secondo cui il cane geloso è insicuro, per cui la prima cosa da fare è rassicurarlo che è amato ed è importante per il suo padrone, ad esempio accarezzandolo contemporaneamente all’altro cane, oppure facendolo partecipare alla vita della famiglia, non ‘riducendo’ il suo status perchè è arrivato qualcuno di nuovo in casa, etc. etc.

Nel momento in cui il cane manifesta la sua gelosia, ad esempio abbaiando bisogna ignorarlo, non sgridarlo, non parlargli, non fare niente se non aspettare che si plachi. Nel momento in cui si acquieta, premiarlo, coccolarlo, complimentarlo. Ci sono casi in cui una sgridata è necessaria, ad esempio quando alza la zampa sul padrone e magari anche altri umani: in queste occasioni un no dolce ma deciso è necessario.

In generale, come quasi sempre con i cani, la regola da seguire è premiare – riccamente – i comportamenti desiderati, mentre per quelli non apprezzati, la prima cosa fare è capirne la causa e poi correggerli di conseguenza.

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Oban

Collie blue merle dalla coda corta, un po' timido e riservato ma molto tenero, va matto per la pallina, le ragazze e le brioche alla crema. E' tra i fondatori di Dogdeliver. Blogger per passione racconta agli umani il mondo come lo vedono i cani.

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