Ciao a tutti,
E’ con grande rispetto e onore che vi presento Ruby, autore del toccante libro ‘Il Cubo di Ruby‘, che racconta l’esperienza nei canili italiani che lui ha vissuto in prima persona per tantissimi anni.
O (Oban) Caro Ruby, Lei è un cane di canile. Può raccontarci come mai è andato in canile?
R (Ruby): Beh! Difficile da ricordare visto che parliamo di parecchi anni fa. Non so contare bene, ma la mia umana dice che sono almeno 12… In ogni caso ero un cucciolo randagio e cercavo di sopravvivere per la strada quando mi hanno accalappiato.
O: Può raccontarci come è uscito dal canile?
R: Sono uscito dopo 8 anni perché alcuni umani buoni hanno finalmente notato una mia fotografia su una cosa che si chiama computer e hanno deciso di adottarmi.
O: Può raccontarci quali sono state le prime sensazioni da cane libero?
R: Ero spaventato. Non sapevo cosa potesse attendermi. Erano anni che non uscivo dal mio box e non sapevo cosa c’era fuori. Non ricordavo gli odori, i sapori e le sensazioni della vita libera.
Però ho visto il mio umano. E mi è piaciuto subito. Ho capito che avrei potuto fidarmi di lui. Ero salvo.
O: Può raccontarci come gli anni in canile hanno influenzato il Suo modo di vedere la vita?
R: Beh! E’ difficile spiegarlo in due parole. Io ci ho scritto su un libro! Di sicuro “il canile ti ingoia, ti mastica e poi alla fine ti risputa fuori; vivo o morto. Comunque distrutto”. Io sono stato fortunato perché ho avuto il tempo di recuperare almeno in parte ciò che avevo perso dopo la mia liberazione.
O: Ha scritto un libro sulla Sua esperienza, può raccontarci come Le è venuta l’idea?
R: La mia esperienza di cane dimenticato e trasparente per 8 lunghi anni, prigioniero per colpe che non aveva mai commesso, doveva essere d’aiuto per altri cani. Doveva essere ululata al mondo che non conosce le realtà di molti canili. Doveva sensibilizzare. E così è stato. Tutti i giorni ricevo lettere di umani buoni che, dopo aver letto il libro, hanno deciso di adottare un cane in canile. Questa è una enorme vittoria.
O: Lei è un cane anziano, con tanta esperienza, quale consiglio darebbe ai cani giovani?
R: Sono anziano ormai. Ho 13 anni circa. L’età precisa nessuno la saprà mai.
In ogni caso sono abbastanza anziano per dire a tutti i giovani (umani e quadrupedi) di non mollare mai perché (e qui cito ancora il mio libro) la vita, quando meno te lo aspetti può regalarti il suo dono più bello. Vale sempre la pena di vedere come va a finire. Vale sempre la pena di continuare a sperare.
O: Cosa vorrebbe dire ai Suoi padroni?
R: Che sono bellissimi. Profumano di erba. E dovrebbero darmi qualche fetta biscottata in più ogni tanto.
Io ho avuto la straordinaria fortuna di stare con la mia mamma da piccolo e di passare da lei ai miei umani ma fin dalla nascita ogni cane sa che corre il rischio di essere abbandonato e di vivere una vita durissima di solitudine e canile. E’ quindi con enorme rispetto che ringrazio e saluto Ruby che ha visto realizzarsi il nostro più grande terrore e non solo non ha ceduto alla disperazione e, anche se dopo tanti anni, è stato adottato da padroni che lo amano, ma ha anche la forza e la determinazione di diventare autore perchè la sua esperienza sia di aiuto agli altri.
Grazie Ruby.
Un caro saluto dal Vostro Oban