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Cani: manuale per l’uso, capitolo I

Ciao a tutti!

Come va? Avete avuto un buon week end? Il mio è stato bello, sabato mi hanno portato sul fiume, mentre ieri pioveva per cui siamo stati più a casa e mi hano spazzolato e anche lavato i denti ma ho giocato tanto con la mia carotina per cui mi sono divertito lo stesso. Stamane poi sono stato al giardino, ho giocato con la palla (una grande!), ho incontrato gli amici e mi sono molto rilassato per cui sono proprio contento e ben disposto verso la giornata.

Poco fa stavo facendo quattro chiacchiere con la sorella della mia padrona e mi diceva che le piace quello che scrivo ma ogni tanto sono troppo lungo e che sarebbe anche utile avere qualche informazione super rapida su come gestirci in varie situazioni. Ci provo.

Cane e Bambini (che non conosce): l’accoppiata può essere vincente – il cane ama i bambini e tollera qualsiasi cosa gli facciano –  o la famosa ricetta per il disastro – il cane inizia ad agitarsi già vedendo un bambino da lontano. Cosa fare: nel primo caso si può stare tranquilli anche se è saggio guardarli sempre. Nel secondo caso, io sono dell’idea che non convenga costringere il cane ad avere contatti con i bambini con cui si sa è a disagio, per cui suggerisco di allontanarsi.

Cane e bambino appena nato che arriva in casa: noi cani soffriamo di gelosia e l’arrivo di una creatura che distoglie le attenzioni dei padroni può darci molto fastidio. Per ridurre al minimo il rischio di problemi il metodo di migliore è: in primis non trascurarci e poi farci conoscere il bimbo – farci avvicinare, lasciarcelo annusare – e farci capire che non è un pericolo. Una cosa da non fare assolutamente, mai, è usare pupazzi a forma umana come giochi per cane perchè per noi non è facile distinguere tra un fagotto umano e un gioco che gli assomiglia. Se per mesi il cane ha rincorso e strapazzato un pupazzo, c’è poco da sorprendersi se poi cerca di fare la stessa cosa con il bambino. E mi sento di dire, non è colpa nostra.

Come avvicinare un cane: prima di tutto mai di corsa o con agitazione, siamo soggetti sensibili noi, poi chiedere al padrone se il cane è amichevole con gli estranei, se la risposta è no, girare i tacchi; se la risposta è sì, allungare con delicatezza la mano verso il musomai da dietro o da sopra, abbiamo bisogno di vedere cosa ci sta per toccare se no possiamo reagire male pensando che sia un pericolo – eventualmente abbassarsi anche al nostro livello – ad alcuni di noi fa paura vedere l’umano che ci incombe sulla testa – e farsi odorare. A meno che il padrone non sia un incosciente e il cane un pazzo imprevedibile, se si seguono queste semplicissime regole è difficile che ci siano problemi.

Cosa fare se un cane ti insegue o ti blocca abbaiando: fermarsi e ignorarlo dandogli le spalle. Non agitarsi, non correre, non gridare, non brandire oggetti, non tirare calci. In una lotta ad armi pari tra cane e umano vince il cane per cui lo scontro va evitato.

Come addestrarci: per alcune cose servono gli educatori professionisti o padroni molto esperti, per quelle pochissime e proprio basilari necessarie per una convivenza piacevole basta un po’ di pazienza. Vi racconto quello che ha funzionato con me: esercizi in casa (è più facile all’inizio) e premietto quando facevo la cosa giusta.

Faccio qualche esempio: “fermo”  – guardando il cane, fare il gesto di stare fermo dando in contemporanea il comando vocale. Appena ci fermiamo, darci un premio. Ripetere un po’ di volte per essere sicuri che abbiamo  capito e poi applicare anche all’esterno. Non ci crederete, ma impariamo velocissimi. Tornare quando siamo chiamati: per chi può, meglio iniziare quando siamo piccolissimi – chiamarci per nome, appena arriviamo darci un premio. Ripetere più e più volte per essere sicuri che abbiamo capito e poi applicare anche all’esterno. Seduto: tenendo un premietto in mano, alzare il braccio così che dobbiamo guardare in alto e ci viene spontaneo sederci, e dando in contemporanea il comando vocale, darci il premio. Io che sono un po’ di legno ho avuto bisogno di un aiutino: dicendo seduto e spingendomi il popò verso terra, mi facevano sedere loro e poi mi davano il premio. Alla fine ho capito e ora sono il re del seduto, ma c’è voluto un po’. Mangiare solo dopo l’ok (possiamo fare anche questo!): con la ciotola in mano, si danno i comandi “seduto” e “fermo”,  si appoggia la ciotola per terra e quando il cane si avventa per mangiare si toglie la ciotola, si danno di nuovo i comandi e quando il cane è seduto e fermo si appoggia di nuovo la ciotola per terra. Quando rimane fermo e seduto di fronte alla pappa appoggiata per terra (ci potrebbe volere un po’ prima che impari), si da l’ok a mangiare. Ripetere un po’ di volte. Mi tocca svelare che io con questo non avevo capito niente, dopo che mi hanno tolto la pappa e poi l’hanno rimessa giù pensavo di non dover mangiare proprio, ci ho messo un po’ a capire che potevo dopo l’ok… che vergogna.

Fondamentale è premiarci appena, intendo proprio in quell’istante, facciamo bene quello che ci è chiesto perchè se passa anche qualche secondo non associamo più premio e buona azione e sarebbe tanto sforzo per nulla…

Come insegnarci a non inseguire gli altri cani che passano: qui posso dare solo un suggerimento perchè non sono tanto bravo su questo, appena vedo un cane scatto subito per andare a conoscerlo. Il motivo per cui scattiamo è la voglia di scoprire qualcosa di nuovo, e il modo per trattenerci è offrirci qualcosa di più interessante. Il mio suggerimento quindi è distrarci, tirare la palla in direzione opposta, richiamare la nostra attenzione dal lato opposto e darci un premietto, penso di aver reso l’idea. In casi disperati, metterci il guinzaglio.

Come insegnarci a non saltare addosso alle persone: uno dei modi in cui disimpariamo a fare qualcosa è se siamo ignorati quando la facciamo. E per ignorati intendo, come se non esistessimo. Per noi anche le sgridate sono attenzioni. Quindi, appena il cane salta addosso, girare le spalle e fare come se non ci fosse. Appena smette di saltare dargli un premio. In poche volte la cattiva abitudine sarà un ricordo.

Spero di avervi interessato

Un saluto affettuoso dal Vostro Oban

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Oban

Collie blue merle dalla coda corta, un po' timido e riservato ma molto tenero, va matto per la pallina, le ragazze e le brioche alla crema. E' tra i fondatori di Dogdeliver. Blogger per passione racconta agli umani il mondo come lo vedono i cani.

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